Ultimamente sono poco presente qui sul blog e mi dispiace davvero moltissimo. Vediamo se riesco a farmi perdonare postandovi questo racconto fantasy, scritto con il contributo di Marisa Cappelletti, che ringrazio tantissimo.
Sotto un cielo notturno
"Era una notte limpida e serena, rischiarata dal bagliore della luna
che, solitaria nel cielo, sembrava sorridere a chiunque la osservasse.
Una leggera brezza accarezzava gentile i campi di grano pronti per la
raccolta, mentre una figura silenziosa camminava fra le spighe. Il
vampiro si voltò, i sensi all'erta, mentre il dolce profumo del sangue,
trasportato dal vento, gli giungeva alle narici. L'odore non era
particolarmente intenso, segno che l'agognata vittima non si trovava
nelle immediate vicinanze. Un sorriso increspò le sue labbra sottili,
facendo brillare i suoi lunghi canini appuntiti alla luce della luna."
Giulia guardò imbronciata quello che aveva appena scritto e accartocciò
il foglio irritata. Era giá la terza volta che provava a scrivere quella
parte, ma continuava a non essere soddisfatta. Le parole sembravano non
voler uscire. Possibile che fosse così difficile? Eppure le idee non le
mancavano, anzi! Sembravano non avere mai fine.
Chiuse il quaderno con uno scatto e si avvicinò alla finestra. Erano le
due di notte e la luna, proprio come nel suo racconto, tingeva il
paesaggio d'argento. Tutto era fermo, immobile. Le sembrava che il tempo
fosse stato congelato e lei fosse l'unica persona a cui era stato
concesso il privilegio di ammirarlo. Mentre si appoggiava al vetro si
accorse che in realtà c'era un'ombra che si muoveva là fuori. Qualcosa o
qualcuno si stava avvicinando.
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